I lavori di norman myers: Le origini della definizione di hotspot

Il concetto di hotspot di biodiversità è stato introdotto per la prima volta da Myers nell'articolo del 1988 apparso su “The Environmentalist” dal titolo Threatened Biotas: "Hot Spots" in Tropical Forests .

Il lavoro di Myers scaturisce dal fatto che il trend di estinzione di massa causato dalle attività umane è in gran parte incentrato sulle foreste tropicali , nella misura in cui esse contengono almeno metà di tutte le specie della Terra e sono in via di esaurimento più velocemente di ogni altro bioma.

L'articolo guida del 1988 individua 10 aree che sono caratterizzate da concentrazioni eccezionali di specie con elevati livelli di endemismo e che stanno sperimentando tassi di estinzione insolitamente rapidi.

Mentre queste aree comprendono meno del 3.5 per cento delle rimanenti foreste primarie, esse contengono oltre 34000 specie endemiche di piante vascolari (il 27 per cento di tutte le specie di piante delle foreste tropicali e il 13% di tutte le specie di piante del mondo).

Questi hotspot dispongono anche di 700 000 (o forse molte più) specie animali endemiche.

Nell'88 Myers prevedeva che questi "punti caldi" di biodiversità avrebbero perso il 90% degli habitat nel giro di pochi anni, causando l'estinzione di quasi il 7% delle specie vegetali del pianeta e una percentuale simile di specie animali.

Questi numeri riguardano soltanto lo 0,2% delle terre emerse di tutto il pianeta.

Con la definizione degli hotspot quindi Myers offre un metodo di pianificazione degli sforzi di conservazione .

Concentrandosi su queste superfici i conservazionisti possono rispondere in maniera organizzata al problema dell'imminente estinzione su larga scala nelle foreste tropicali.

Gli hotspot individuati:

  • Madagascar
  • Costa Atlantica del Brasile
  • Ecuador Occidentale
  • Chocò Colombiano
  • Altopiani dell'Amazzonia Occidendale
  • Est Himalaya
  • Malesia peninsulare
  • Borneo Settentrionale
  • Filippine
  • Nuova Caledonia

precedente | successiva