Conservazione in-situ ed ex-situ

La protezione della biodiversità ha lo scopo di salvaguardare ecosistemi, habitat, specie e geni. Questo comporta un meccanismo a catena dove per conservare i geni è necessario conservare tutte le popolazioni di una specie, le quali si conservano grazie alla salvaguardia dell’habitat e dell’ecosistema in cui vivono. La conservazione della biodiversità vegetale avviene fondamentalmente attraverso due modalità:

  1. Conservazione “in situ” : una strategia di conservazione che avviene nell’ambiente naturale delle piante attraverso pratiche di salvaguardia di habitat ed ecosistemi.
  2. Conservazione “ex situ” : una strategia di conservazione delle specie più a rischio in un ambiente artificiale (ex situ) in modo da poterle reintrodurre nel loro habitat in un secondo tempo.

Queste due strategie di conservazione sono complementari e andrebbero utilizzate insieme per poter ottenere una strategia integrata. Nonostante il fine principale della protezione della biodiversità sia la conservazione in situ, la conservazione ex situ è di fondamentale importanza in quanto fornisce materiale da poter reintrodurre nell’ambiente naturale.